Sab. Feb 22nd, 2025

di Carlo Zito

Martina sta vivendo il periodo più buio della sua storia perché, al netto delle opere incompiute o in rapido deperimento, le aziende scappano dalla nostra città; quelle poche rimaste pensano di andare via; non si riescono ad attrarre investimenti privati, i quali preferiscono collocarsi anche solo due metri fuori dal nostro territorio comunale.

Oramai non è un segreto che questa amministrazione abbia boicottato le attività produttive al fine di limitare nuove aperture nel nostro centro storico, sempre più in crisi. Non ultimo è il caso delle giostre di San Martino: finalmente sarebbero tornate in città per rallegrare i cittadini e garantire ricavi extra per commercianti e attività gastronomiche, come negli anni passati, prima delle scellerate amministrazioni di sinistra. Invece le giostre non ci saranno e la città si impoverirà ancor di più, non solo da un punto di vista economico, ma anche sociale e morale.

Ancor più grave, poi, è la gestione politica della città. Infatti sono anni che il Consiglio Comunale, l’unico organo di rappresentanza dei cittadini, è stato svuotato del suo potere decisionale. Il Consiglio (e quindi, per estensione, tutti i martinesi), sono stati tagliati completamente fuori dalle scelte e dalla gestione della cosa pubblica; tutte le decisioni vengono prese da un ristrettissimo cerchio di persone, in barba alle normali procedure democratiche di partecipazione e condivisione.

Abbiamo già vissuto questo modo di operare teocratico, tipico dei regimi totalitari, due anni fa con la sindacatura Ancona, e tutti (noi compresi) pensavano che una nuova amministrazione, composta per la maggior parte di giovani, seppur inesperti, portasse ad un cambio di rotta. Invece, ciò che stiamo vivendo è una gestione politica senza scrupoli, degna di Machiavelli e Guicciardini.

Ne è la prova ciò che sta avvenendo con il PUG: dopo aver protestato e scalciato contro il modo di proporre il nuovo strumento di pianificazione da parte del vecchio sindaco, che è stato tenuto nascosto fino a pochi mesi prima della sua tentata adozione, e dopo le promesse fatte dal nuovo sindaco di riaprire il dialogo e la partecipazione, lo stesso sta per essere portato nuovamente in Consiglio senza che sia mai stato pubblicato o mostrato ai cittadini.

Intendiamoci sin da subito: condividere un PUG non vuol dire fare una presentazione in piazza o in sala consiliare con poche diapositive e qualche sorriso. Per condividere un Piano così tanto complesso (circa 1300 tavole) è necessario, quantomeno, pubblicarlo all’albo pretorio, affinché possa essere esaminato e compreso a fondo da parte di tutti i cittadini. Ciò non sta avvenendo, contro ogni forma di democrazia e buon senso, si sta per portare in Consiglio Comunale uno strumento del quale non si sa nulla.

Studiare 1300 tavole e 300 pagine di Norme non è uno scherzo. Già è stato ed è difficoltoso per i tecnici che con questo tipo di documenti ha a che fare tutti i giorni, figuriamoci per i 24 Consiglieri Comunali, che fanno tutt’altro nella vita, e che oggi sono chiamati a decidere, in rappresentanza di chi gli ha votati e non, sul più importante provvedimento degli ultimi 50 anni. È assurdo e impensabile che un simile strumento non sia ancora pubblico e che si pretenda che in pochissimi giorni possa essere valutato e votato per la sua adozione. Impensabile in qualsiasi parte del Mondo, tranne che a Martina Franca.

Sono ancora vivi i ricordi dei Consiglieri che nella passata sindacatura si sono scagliati contro le modalità di presentazione del PUG e che oggi sono pronti ad adottare un documento alla cieca, senza conoscerne i contenuti e le ripercussioni che si avranno sulla nostra città, positive o negative che siano.

Oggi, come due anni fa, non è nostra intenzione discutere sull’importanza dell’adozione del PUG o se sia uno strumento adeguato o lacunoso e poco lungimirante. Ma vogliamo affermare con fermezza le competenze e il potere decisionale del Consiglio Comunale, che ribadiamo, è l’unico organo di rappresentanza di tutti i cittadini. Non possiamo tacere davanti ad un simile attentato alla democrazia e a tutti gli abusi di potere a cui ci ha abituato la sinistra da oramai oltre dieci anni.

Facciamo appello al buon senso dell’Amministrazione affinché pubblichi il PUG, così come modificato a seguito delle osservazioni pervenute (se sono state accolte) e conceda un’adeguata tempistica per la sua comprensione.

Se ciò non avvenisse, come, siamo certi, non avverrà, vogliamo rivolgerci a tutti i Consiglieri Comunali, spogliati delle proprie funzioni da anni, affinché combattono in Consiglio per fermare questo scandaloso modo di operare e affermare, la propria sovranità e potere di controllo sull’operato dell’Amministrazione.

Infine, un appello va ai tecnici, agli operatori del settore (imprese, associazioni, attività produttive, ecc.) e a tutti i cittadini in genere, per sostenere, al nostro fianco, queste idee di libertà e democrazia: la sinistra ha già imbavagliato più volte il nostro pensiero e ci ha impedito di svolgere i nostri doveri, in qualità di vostri rappresentanti; ora dobbiamo, una volta per tutte, fargli capire che siamo pronti a tutto pur di conservare i nostri diritti e la nostra intelligenza. Venite in Consiglio Comunale e giudicate voi stessi le persone che vogliono decidere delle nostre sorti e che ci trattano come cavie di una sperimentazione sociale.

La Sala Consiliare, Palazzo Ducale e l’intera Città sono casa vostra. Non siate sudditi, ma cittadini.

Ing. Carlo Zito – responsabile cittadino Forza Italia Giovani