di Giorgia Capriglia
A seguito della pubblicazione di un fascicolo sul Pug, si è tenuta lo scorso 17 giugno 2024 un’assemblea speciale, convocata dal Coordinatore cittadino di Forza Italia, Michele Marraffa e riunita nelle sale del Park hotel, per discutere riguardo l’ormai noto Piano Urbanistico Generale che sta coinvolgendo – e sconvolgendo – la città di Martina Franca.
Diversi i professionisti presenti tra ingegneri, architetti e geometri che hanno preso la parola e detto la loro a riguardo.
Dall’incontro sono emerse perplessità di varia natura e genere, iniziando da alcuni presunti vizi procedurali. Secondo i professionisti presenti, infatti, non sarebbero stati rispettati alcuni passaggi tecnici fondamentali, come per esempio il coinvolgimento della VAS, e alcune decisioni ritenute ormai “prese” risultano poco chiare a causa della scarsa (o quasi nulla) informazione divulgata a riguardo.
Infatti, pur dovendo essere il Consiglio Comunale coinvolto in prima linea nella redazione del PUG, ad oggi pare poco chiaro come sia stato possibile aver portato avanti i lavori in giunta con il risultato che lo stesso Consiglio Comunale si appresta a deliberare su un provvedimento così importante senza conoscerne adeguatamente il contenuto.
Si è registrato, inoltre, come a parere dei tecnici presenti più che un nuovo PUG, quello pensato per la città di Martina Franca sembri essere un nuovo Prg, poiché il notevole numero delle tavole preparate e il lunghissimo testo che compone il Def rappresentano modi di lavorare superati e assolutamente non in linea con quanto richiesto nella redazione da uno strumento snello e innovativo come è il Pug.
L’auspicio dei presenti è che i tempi per produrre le osservazioni siano sufficienti, visto il lungo e duro lavoro di studio che prevede l’adozione di uno strumento cosi complesso. Sarebbe un vero peccato dover ostacolare la deliberazione di tale provvedimento solo a causa del poco tempo avuto, motivo per cui sarebbe stato di certo molto più costruttivo coinvolgere tutti i consiglieri comunali, anche di opposizione, e riflettere sulle loro perplessità e i loro suggerimenti.
Alla fine dell’assemblea è emerso che tale proposta risulta difficilmente realizzabile e che una partecipazione più coinvolgente e democratica dell’intera assise comunale sarebbe stata la giusta via da seguire per raggiungere il risultato auspicato.
L’assemblea si è sciolta con l’augurio di poter redigere un P.U.G. semplice ma soprattutto a favore di ogni singolo cittadino.