di Giacinto Gianfiglio, membro dell’ExoMars Project Team dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA)
Oggi più che mai lo “Spazio” è sinonimo di sviluppo e progresso che contribuisce al miglioramento della qualità della vita sul nostro pianeta.
Il contributo dei satelliti di navigazione è fondamentale per il funzionamento del navigatore dell’automobile che noi tutti utilizziamo quotidianamente.
Grazie ai satelliti di meteorologia, le previsioni meteo sono sempre più precise. L’osservazione satellitare della Terra ci offre innumerevoli applicazioni interdisciplinari che spaziano dalla protezione dalle frane al monitoraggio delle frontiere, dal supporto alla protezione civile in condizioni di emergenza alla gestione delle superfici agricole, fino allo studio delle mutazioni climatiche a livello locale e globale.
I satelliti di telecomunicazione ci consentono di ottenere in tempo quasi-reale informazioni, ed essere spettatori in prima fila, di eventi da tutto il mondo.
La scienza spaziale offre, inoltre, straordinarie opportunità di ricerca con l’obbiettivo di dare risposte a domande scientifiche fondamentali sulla comprensione del nostro Sistema Solare, dell’Universo e delle sue origini, sull’origine della vita, fino alla sperimentazione di nuove tecnologie per vivere in ambiente ostile.
Generalmente, però, quando si parla di “Spazio” la maggior parte della gente pensa alla NASA (National Aeronautics and Space Administration, cioè l’Agenzia Spaziale Americana), ed, erroneamente, sottovaluta l’importanza di una realtà spaziale europea: l’ ESA – l’Agenzia Spaziale Europea.
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Avendo operato professionalmente per 38 anni in campo aerospaziale, ed in particolare per 32 anni nello staff dell’Agenzia Spaziale Europea, ho deciso di dedicarle questo articolo (e quelli che seguiranno), nella speranza di suscitare curiosità ed interesse a coloro che leggeranno, ed in particolare alle nuove generazioni del nostro territorio.
L’Agenzia Spaziale Europea, nota internazionalmente con l’acronimo ESA (dalla denominazione inglese European Space Agency), è una organizzazione internazionale che costituisce la porta di accesso allo spazio per l’Europa.
Fondata nel 1975, l’ESA oggi conta 22 Stati Membri europei (Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria), 3 Stati Associati (Lettonia, Lituania, Slovacchia e Slovenia) e 4 Stati con accordi di cooperazione (Bulgaria, Cipro, Croazia e Malta).
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Inoltre l’ ESA vanta un accordo di cooperazione a lungo termine col Canada e vari accordi di cooperazione “ad hoc” con la NASA e le agenzie spaziali di Giappone, Cina e Russia.
La “Missione” dell’ESA (dall’ Articolo 2 della “ESA Convention”) è di “Sostenere e promuovere, per scopi esclusivamente pacifici, la cooperazione tra gli stati europei nella ricerca e tecnologia spaziale e nelle loro applicazioni”.
Il compito dell’ESA è quello di delineare il programma spaziale europeo e, quindi, di dargli attuazione.
I progetti dell’ESA sono concepiti per scoprire quanto più possibile sulla Terra, l’ambiente spaziale circostante, il Sistema Solare e l’Universo in generale, ma puntano anche allo sviluppo di tecnologie e servizi satellitari e alla promozione delle industrie europee.
Con le sue attività, l’ESA contribuisce allo sviluppo delle capacità spaziali europee e garantisce che gli investimenti effettuati per la conquista dello spazio continuino a produrre vantaggi e ricadute positive per tutti i cittadini europei (e del mondo).
Ogni singola parte dell’organizzazione ESA ha contribuito ai momenti più memorabili dell’esplorazione spaziale europea promuovendo il futuro dell’Europa nello spazio per comprendere meglio il nostro pianeta e il suo ambiente spaziale, nonché innovare le modalità per migliorare la vita di tutti i giorni dell’intera umanità.
Le varie attività dell’ESA fanno tutte parte di una chiara visione per l’Europa nello spazio. Lo spazio è il futuro e tramite l’ESA ne facciamo tutti parte.
Le missioni dell’ESA si prefiggono diversi obbiettivi quali accesso allo spazio (Lanciatori), Telecomunicazioni, Osservazione della Terra, Navigazione, Sicurezza Spaziale, Astronomia, Scienza Planetaria, Astrofisica ed Esplorazione Spaziale.
Sino ad oggi, più di 85 satelliti appartenenti all’ESA sono stati progettati, testati, lanciati, controllati e, in maggior parte, sono tuttora operativi.
Le attività “obbligatorie” dell’ESA (come da statuto: i programmi di scienza e tecnologia spaziale, le attività generali di amministrazione) sono finanziate con il contributo economico di tutti gli Stati Membri dell’Agenzia, calcolato in base al prodotto interno lordo di ciascun Paese. Oltre a ciò, l’ESA attua un certo numero di “programmi opzionali”. Ogni Stato Membro decide a quale programma opzionale desidera partecipare e l’importo con cui desidera contribuire.
Tutti gli Stati Membri lavorano congiuntamente, condividendo le risorse finanziarie e scientifiche, allo scopo di raggiungere i migliori risultati possibili.
Grazie alla coordinazione delle risorse finanziarie ed intellettuali dei suoi Stati Membri, l’ESA è in grado di intraprendere programmi e attività ben superiori a quelli accessibili ai singoli Paesi europei.
Con un budget di circa 7.8 Miliardi di Euro (nel 2023), l’ESA è attiva in ogni settore dell’attività spaziale e mette i benefici derivanti dallo spazio a disposizione sia delle aziende che delle persone nella loro quotidianità.
L’ESA opera sulla base di criteri di ripartizione geografica, ovvero investe in ciascuno Stato Membro, mediante contratti industriali per l’implementazione dei programmi spaziali, un importo pressoché equivalente al contributo di quel Paese.
La spesa spaziale pro-capite di ciascun cittadino europeo è piuttosto bassa. In media, il contributo di ogni cittadino di uno Stato Membro dell’ESA, in tasse per le spese spaziali, è pari a circa il prezzo di un biglietto per il cinema (da notare che negli Stati Uniti, gli investimenti nelle attività spaziali civili ammontano a più del quadruplo).
L’organo direttivo dell’ESA è il Consiglio, che decide gli orientamenti politici generali entro i quali l’Agenzia articola la pianificazione delle sue attività spaziali.
Ogni Stato membro è rappresentato in seno al Consiglio e ha diritto ad un voto, a prescindere dalla sua dimensione o dal peso del suo contributo finanziario.
Il Consiglio si riunisce ogni tre mesi, mentre il meeting del Consiglio dei Ministri dell’ESA ha luogo ogni due o tre anni in diversi Stati Membri.
L’Agenzia è guidata da un Direttore Generale, eletto dal Consiglio ogni quattro anni. Ciascun singolo settore di ricerca ha un proprio Direttorato il cui direttore risponde direttamente al Direttore Generale. L’attuale Direttore Generale dell’ESA è Josef Aschbacher.
Il quartier generale dell’ESA è a Parigi, ed è là che vengono prese tutte le decisioni programmatiche sulle attività in corso e future dell’Agenzia.
OSSERVARE LA TERRA
I satelliti ci offrono una prospettiva unica del nostro pianeta. Dallo spazio è più facile vedere gli effetti dei cambiamenti climatici, l’estensione delle inondazioni e degli incendi boschivi o semplicemente sapere se oggi pioverà!
I satelliti meteorologici che l’ESA costruisce con il partner EUMETSAT permettono di elaborare previsioni meteorologiche migliori, che vanno a vantaggio di tutti e rappresentano uno strumento fondamentale per l’industria agricola e per i trasporti.
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I satelliti di osservazione della Terra vengono utilizzati per monitorare la salute del nostro pianeta e per capire come funziona. I dati e le immagini satellitari ci aiutano ad avere un quadro più ampio dei cambiamenti a livello globale. La comunità scientifica e i governi possono utilizzare questi dati per capire, proteggere e gestire l’ambiente e salvaguardare la Terra per le generazioni future.
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COLLEGARE IL MONDO
La comunicazione avvicina il mondo. L’ESA aiuta a rendere possibile questa conversazione globale grazie alla tecnologia satellitare.
L’ESA è stata al centro delle comunicazioni satellitari europee sin dall’inizio e continua ad essere all’avanguardia ancora oggi: sviluppa nuovi sistemi di telecomunicazione e alimenta l’innovazione europea per dare forma alle telecomunicazioni del futuro, riunendo industria, scienza e tecnologia spaziale.
NAVIGAZIONE INTORNO AL GLOBO
In epoche antiche gli uomini sfruttavano le stelle per la navigazione. Oggi possiamo utilizzare una costellazione di satelliti europei nello spazio. Grazie ai satelliti è facile scoprire dove ci si trova sulla mappa e come arrivare alla destinazione desiderata.
In collaborazione con la Commissione Europea, l’ESA ha sviluppato Galileo, un sistema indipendente europeo di navigazione satellitare globale. Con 26 satelliti e una rete di stazioni di terra distribuite in tutto il mondo, Galileo offre informazioni precise sulla posizione a livello globale.
Galileo ha avviato le operazioni iniziali a dicembre del 2016 ed è oggi il più preciso sistema di navigazione satellitare al mondo, operando al servizio di più di 1.5 miliardi di smartphone e dispositivi.
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RENDERE LO SPAZIO PIU’ SICURO
L’ESA contribuisce a rendere più sicuri e sostenibili i voli spaziali, fornendo avvertimenti su pericoli come detriti spaziali, asteroidi e condizioni spaziali estreme.
I teams dell’ESA aiutano i veicoli spaziali ad evitare collisioni con i detriti spaziali. Sono anche in fase di costruzione telescopi high-tech per scansionare il cielo notturno in cerca di asteroidi. In collaborazione con le industrie europee, l’ESA sta lavorando su una futura missione volta a monitorare il Sole. Ciò fornirà con preavviso l’allerta in caso di eruzioni e altre attività solari pericolose, che potrebbero compromettere servizi satellitari vitali come la navigazione o le reti elettriche sulla Terra.
Attraverso l’iniziativa Clean Space (Spazio Pulito), sono in fase di sviluppo tecnologie sostenibili e nuove tecniche pionieristiche per deorbitare i satelliti in disuso.
UNA SORPRENDENTE NUOVA SCIENZA
La scienza spaziale ci fa guardare fuori dal nostro pianeta, verso le stelle e oltre. È un argomento che cerca di rispondere alle domande fondamentali: come si sono formati ed evoluti la nostra Terra e il nostro Sistema Solare? Qual è il nostro posto nell’Universo? Dove stiamo andando? Da dove viene la vita e siamo soli? Studiando gli altri pianeti del nostro Sistema Solare, possiamo provare a collocare la Terra nel contesto.
L’ESA ha già inviato sonde spaziali verso i pianeti del nostro Sistema Solare, per capire perché si sono evoluti in modo così diverso dalla nostra Terra, e verso le comete.
Inoltre, svelare il comportamento della nostra stella madre, il Sole, è un altro elemento cruciale per decifrare le nostre origini cosmiche. E poiché sempre più pianeti si trovano in orbita attorno ad altre stelle, comprendere il nostro vicinato cosmico non è mai stato così importante.
Che dire poi dell’origine dell’Universo stesso? Se potessimo “vedere” le microonde, il cielo notturno risplenderebbe della primissima luce rilasciata nello spazio: la radiazione relitto del Big Bang – l’evento che diede inizio all’Universo stesso.
Le missioni scientifiche spaziali dell’ESA forniscono l’accesso al più grande laboratorio scientifico che abbiamo mai conosciuto: il nostro Universo!
Attenzione però: bisogna pianificare le missioni scientifiche con netto anticipo. Infatti ci possono volere decenni per costruire ed inviare una sonda spaziale su un altro pianeta!
ESPLORARE LO SPAZIO
Esplorare lo spazio è una delle più grandi avventure dell’umanità. Ogni viaggio di scoperta amplia le nostre conoscenze e ci aiuta a rispondere alle grandi domande sull’Universo.
L’ESA è profondamente coinvolta nell’esplorazione dello spazio da più di 40 anni, aiutando ad espandere le frontiere della conoscenza con missioni spaziali robotiche e umane.
L’ESA possiede la tecnologia e l’esperienza per portare l’Europa al centro di una nuova era dell’esplorazione spaziale, per avventurarsi al di fuori dell’orbita terrestre. Con l’obiettivo di inviare il primo europeo sulla Luna e una missione umana su Marte, le ambizioni e i conseguimenti non sono mai stati tanto elevati.
Nel prossimo articolo descriverò più dettagliatamente dell’ ESA Head Quarter (Quartier Generale, a Parigi), delle altre sedi dislocate in diversi Paesi europei, ciascuna delle quali ha responsabilità differenti, e cioè:
- CSG, il Centro Spaziale della Guiana, a Kourou (Guiana francese);
- EAC, il Centro Astronauti Europeo, a Colonia (Germania);
- ECSAT, il Centro Europeo per le Applicazioni Spaziali e le Telecomunicazioni, ad Harwell (Regno Unito);
- ESAC, il Centro Spaziale Europeo per l’Astronomia a Villanueva de la Canada (Spagna);
- ESEC, il Centro Spaziale Europeo per la Sicurezza e la Didattica, a Redu (Belgio);
- ESOC, il Centro Spaziale Europeo per le Operazioni, a Darmstadt (Germania);
- ESRIN, il Centro ESA per l’Osservazione della Terra, a Frascati (Italia);
- ESTEC , il Centro Spaziale Europeo per la Ricerca e la Tecnologia, a Noordwijk (Paesi Bassi).
E nei successivi articoli che seguiranno vi parlerò delle missioni recenti dell’ESA ed in particolare di quelle a cui ho avuto l’onore di contribuire.
Per maggiori informazioni sull’ESA visitare:
- www.esa.int (in Inglese)
- www.esa.int/About_Us/ESTEC (in Inglese)
- www.esa.int/Space_in_Member_States/Italy (in Italiano)